“Videoconferenza su Aldo Moro” con il dott. Giorgio Balzoni

Con piacere diamo comunicazione che si terrà una videoconferenza organizzata dal Gruppo “Gli amici di Aldo Moro” di Borgosatollo tenuta dal dott. Giorgio Balzoni, già vice direttore del TG1. Sabato 9 maggio, anniversario della morte del noto statista, alle ore 17, ci sarà la possibilità di collegarsi tramite link (che verrà comunicato successivamente ai soli iscritti) e seguire il contributo dell’autore del libro “Aldo Moro. Il Professore”.
Chi desidera iscriversi, è pregato di inviare una mail a cultura@comune.borgosatollo.bs.it con Nome Cognome e indirizzo mail a cui verrà inviato il link sabato per la videoconferenza.

 

“Un Paese dalle passioni travolgenti e dalle strutture fragili”. Così Aldo Moro disegnava l’Italia nei primi anni settanta: a oltre quaranta anni dall’assassinio non esiste una fotografia migliore. Ecco perché sono convinto che sia venuto il momento di rileggere, riscoprire la sua passione politica. Solo così potremmo riuscire a capire che cosa sta succedendo oggi al nostro Paese.

Ormai si parla dello Statista soltanto per il suo assassinio, senza riuscire a leggere la realtà storica della sua azione.
L’allargamento delle basi democratiche prima con il centro sinistra e poi con la strategia dell’attenzione ( rifiuto’ sempre il termine “compromesso storico” perché il compromesso indica un ritrovarsi a metà che non sempre è la scelta migliore ) viene ormai data per scontata, senza rendersi conto di quanto rivoluzionarie fossero quelle scelte negli anni sessanta e settanta.
E ben pochi ricordano quanto ancora più rivoluzionarie fossero le sue scelte in politica estera con l’obiettivo del superamento degli accordi di Yalta (molto probabilmente vera causa della sua morte). Fu lui, per esempio, a volere con determinazione il suffragio universale per il Parlamento europeo quando nel 1975 fu Presidente del Consiglio Europeo.
Così come non molti sanno che se il Comunismo è crollato è a Moro che ne va riconosciuto il merito. Perché, sempre nel 1975, fu lui a volere gli accordi di Helsinki, accordi che prevedevano il riconoscimento dei diritti umani in tutti i Paesi firmatari, tra cui l’Unione Sovietica. Sembravano scelte di pura formalità (ma Moro spiegò che avrebbero dato frutti con il tempo) ed è da lì che nasce la Perestroika di Gorbachev con tutte le sue conseguenze.” – Giorgio Balzoni