Caratteristiche del territorio

Parco agricolo sovracomunale, salvaguardia del territorio, corridoio ecologico delle Gerole: parole che negli ultimi tempi fanno sempre più spesso capolino nei discorsi riguardanti il Comune di Borgosatollo. Ma cosa sono in realtà, perché proprio Borgosatollo recita una parte importante nel mantenimento della memoria territoriale? Il paese, pur essendo da molti anni al centro di una forte urbanizzazione, data dalla sua vicinanza a Brescia e dal forte sviluppo sostenuto a cavallo del ‘900, riesce ancora a conservare in alcune sue zone caratteristiche paesaggistiche che sono tipiche della storia agricola padana e lombarda. Lo scenario peculiare della terra in cui viviamo, della pianura bresciana, è costituito da tratti distintivi di cui forse abbiamo perso l’abitudine a meravigliarci, ma che al nostro occhio, vedendoli, risultano comunque familiari, di affetto, dal sapore “di casa”. Questi tratti tipici sono retaggio del nostro passato: occorre fare un passo indietro, per ricordare come si presentava il territorio nei primi anni dello scorso secolo, e anche prima. La matrice agricola della storia lombarda è a tutti nota: la vita in cascina, il lavoro nei campi, le coltivazioni, gli animali. Se potessimo ritornare indietro negli anni e guardarci attorno noteremmo, a livello ambientale, campi divisi in piccoli appezzamenti, separati da filari di alberi e serviti da una fitta e strutturata rete idrica con canali, rogge, fontanili. Questa “organizzazione territoriale” molto particolare riempiva di stupore il viaggiatore europeo del ‘700-‘800. Si rifaceva alla famosa “piantata padana”, un modello diffuso un po’ in tutta la pianura, soprattutto in Lombardia, che a partire dal cinque – seicento e fino al ‘900 ha dominato il locale paesaggio agrario. La campagna era geometricamente divisa in riquadri rettangolari, separati l’uno dall’altro da capezzagne e fossati, lungo le cui rive correvano filari di viti “maritate” ad alberi: olmi ed aceri, ma soprattutto gelsi. Una divisione detta a “campi chiusi”, nella quale siepi ed alberature, oltre a fornire foglie, frutti e legname, avevano lo scopo di proteggere i seminativi dal pascolo del bestiame e di costituire limite giuridico ai confini delle proprietà. Campi divisi in appezzamenti, filari e molti canali dunque nella memoria paesaggistica del passato bresciano. Borgosatollo conserva ancora frammenti di questa memoria; l’elemento che tuttavia rende il suo caso particolare è la posizione geografica. Il paese, con la frazione delle Gerole soprattutto, si trova infatti alle porte di Brescia, ingresso al suo sempre più vasto hinterland. Conservare e tutelare ciò che resta di un fortissimo passato agricolo, all’interno di una realtà sempre più urbanizzata, diventa perciò intento di notevole valore.

 

Fonte: Articolo Giornale di Brescia 17 Giugno 2006, Michele Ungari